Month: aprile 2017

Si a look sportivi, purché non troppo anonimi !

Dimenticatevi magliette larghe o canotte da basket, pantaloncini e tutto ciò che andrebbe indossato solo ed esclusivamente in palestra o per una corsetta al parco. Questa primavera-estate 2017, se avete un animo sportivo, puntate piuttosto sullo sporty-chic.

Nelle occasioni d’uso giuste, i capi sportivi ci vengono in aiuto qualora non sapessimo esattamente cosa indossare. Perfetti per chi è sempre di corsa: una tuta e via, in ufficio, all’appuntamento, o addirittura a cena fuori. Sono comodi, pratici, ma il rischio di sembrar essere usciti dalla palestra o addirittura in pigiama è dietro l’angolo ! Per ottenere un risultato glamour aggiungete un elemento che spezzi. Mixando capi sportivi con altri eleganti otterrete un look sporty-chic di super tendenza. Uno stile perfetto per la città, il tempo libero, e perché no per andare al lavoro, se non è richiesto un look formale.
Un pass-partout è senz’altro il pantalone in cotone con la coulisse in vita: il fatto che sia dal taglio skinny aggiunge ulteriormente un tocco distinto all’interno look. L’ho abbinato ad una t-shirt ed a un paio di calze di spugna davvero originali ! Queste ultime sono uno dei recenti acquisti da Tommy Hilfliger: uno dei miei brand preferiti. Le scarpe, anch’esse uno dei miei ultimi auto regali, sono il modello derby di Zara. Contrariamente da come si può pensare questo modello è estremamente sportivo. A renderlo tale è la cucitura della mascherina che viene fatta sotto i gambetti. Questo dettaglio la rende così più sportiva ed informale.
In contrasto vi è lo spolverino: signorile e generalmente portato sopra ad un completo elegante.

Capospalla: vintage
T-shirt: Asos
Pantaloni jogger: Zara
Calze: Tommy Hilfiger
Scarpe: Zara

Per vedere tutti i miei look quotidiani seguitemi su 21 Buttons, piattaforma dalla quale potrete salvare o acquistare direttamente i capi che indosso !
Mi trovate come ⇨betheonefashionable

Ricordate: non abbiate paura di osare, purché sia un espressione di voi stessi !

Da colore asessuato a stereotipo di femminilità: la storia del colore rosa e la sua odierna mascolina raffinatezza

L’attribuzione automatica dei colori al sesso è uno degli stereotipi più radicati e scontati legati alla differenza di genere.

Da colore asessuato…

Nel Diciottesimo secolo era perfettamente normale per un uomo indossare un abito di seta rosa con ricami floreali. I bambini e le bambine fino ai 6 anni, inoltre, erano vestiti con abiti lunghi di colore bianco senza sostanziali differenze tra maschi e femmine, se non per la posizione dei bottoni. La scelta del bianco era soprattutto di natura pratica: gli abiti e i pannolini di stoffa bianca erano infatti più semplici da lavare.
Il rosa e il blu, insieme ad altri colori pastello, furono introdotti nell’abbigliamento per bambini nella metà del Diciannovesimo secolo, ma non implicavano alcun significante di genere.
Nel 1918 una rivista specializzata in vestiti per bambini precisava, anzi, che la regola comunemente accettata era che il rosa fosse per i bambini, il blu per le bambine. Questo perché il rosa era associato a una tinta più forte e decisa, più vicina al rosso: colore forte e virile legato agli eroi e ai combattimenti. Mentre il blu, più delicato e grazioso, veniva associato al colore del velo con cui veniva rappresentata la Vergine Maria.
Tra gli anni Trenta e Quaranta le cose iniziarono però a cambiare: gli uomini cominciarono a vestire con colori sempre più scuri, associati al mondo degli affari, per distinguersi dalle tinte chiare percepite come più femminili e legate alla sfera domestica.
L’abbigliamento dei bambini iniziò a differenziarsi anche a causa della crescente diffusione delle teorie di Freud legate alla sessualità e alla distinzione di genere. Comunque, fino alla Seconda Guerra Mondiale, i colori continuarono a essere usati in modo intercambiabile.

… a stereotipo di femminilità

Negli anni Cinquanta, non si sa bene come, avvenne una precisa assegnazione dei colori. Il rosa divenne stereotipo di femminilità, onnipresente non solo nell’abbigliamento ma anche nei beni di consumo. Proprio in quegli anni fu introdotta nel mercato la bambola Barbie, che divenne icona del rosa per eccellenza.
Negli anni Sessanta e Settanta il rosa associato alla femminilità fu fortemente criticato dal movimento femminista, in quanto stabilivano distinzioni di genere. Le donne iniziarono ad adottare stili più neutri, privi di dettagli riconducibili al sesso.
Furono gli anni Ottanta a imporre definitivamente l’idea dei colori che marcatamente segnalavano il genere d’appartenenza. Scomparvero i vestiti unisex e si imposero definitivamente una serie di stereotipi legati all’infanzia e al mondo dei giocattoli. Ebbero così la meglio le strategie di marketing.

Il rosa odierno: simbolo di mascolina raffinatezza

Ebbene si, oggi il colore rosa ha contaminato il guardaroba maschile, seppur non ancora quello di tutti. Le tinte più gettonate sono senz’altro quelle delicate e raffinate: dal cipria, al rosa antico, fino a quello scuro. Sull’uomo queste nuace le trovo estremamente classiche ed eleganti, perfette per un look formale. Pantaloni cinzati, calze luccicanti e trench sono solo alcuni dei capi rosa che non ho resistito ad acquistare. Me ne sono innamorato al tal punto che credo resteranno i miei passe-partout tutto l’anno !

Eccoveli in alcune proposte outfit:

La prima proposta vuole rivolgere l’attenzione sul pantalone cinzato e lo spolverino, unici due capi colorati. Con il restante look total black il rosa viene dunque messo in risalto, non passando di certo inosservato.
Indosso una camicia in cotone Asos e un blazer Vestil. Anche i pataloni sono uno dei miei ultimi acquisti su Asos, mentre il capospalla è vintage.
Per completare il look ho scelto una delle sneakers più gettonate al momento: le Adidas Super Star. Amo mixare capi eleganti ad altri sportivi, per un outfit sporty-chic di super tendenza !

Capospalla: vintage
Blazer: Vestil
Pantaloni: Asos
Calze: Calzedonia “costumizzate” Be The One Fashionable
Sneakers: Adidas Super Star


Il secondo look vuole essere più anticonformista rispetto al primo. A renderlo particolare è senz’altro la “felpa” che indosso. È una delle mie ultime creazioni: con le maniche di color rosa cipria e il torso in eco daino grigio. La particolarità sta nel girocollo di borchie brunite, che aggiunge un tocco di alternatività. Adoro l’accostamento di colori rosa-grigio, che ho riproposto all’intero outfit. Pantaloni in lana, anch’essi grigi, sneakers e calze shimmering Cos.

Capospalla: vintage
MagliaBe The One Fashionable
Pantaloni: sartoriali
Calze: Cos
Sneakers: Adidas Super Star